MINDFUL BABY: mindfulness e psicomotricità

Nell’era così detta del cambiamento, diventa sempre più importante portare l’attenzione al mondo dell’educazione nell’infanzia e saper offrire la possibilità di una crescita creativa e consapevole ai propri figli, al di là delle influenze del marketing, dei media e dei social network che tendono ad uniformare la mente del bimbo verso un ideale di vita spesso, nel proprio contesto, poco raggiungibile, creando bambini passivi oggi e adulti frustrati un domani. In altri termini, individui non liberi.

mindful babyJon Kabat-Zinn, fondatore americano del metodo Mindfulness per la riduzione dello stress, ormai diffuso ampiamente anche in Europa ricorda come ogni mattina, quando a scuola si fa l’appello, i bambini rispondono “presente”. Tuttavia, a volte, è solo il corpo a essere in classe.
Perché? Perché la mente è altrove, distratta in qualche ricordo o persa in qualche pensiero riguardante il futuro o il passato. Lo stress interessa anche questa fascia d’eta. Diversi sono i modi in cui il bimbo cerca di porre rimedio al suo disagio e, spesso, non sono modi più efficaci. Agli adulti è dato il dovere di proporre modalità sane per imparare a chiedere aiuto alle figure significative. Le sfide in famiglia, a scuola e negli ambienti in cui l’infante trascorre il suo tempo costituiscono per il bambino le prove per affrontare il domani nella società. Detto questo, è fondamentale poter insegnare al bambino strategie consapevoli di fronteggiamento delle situazioni più spiacevoli al fine di sviluppare una mente creativa, libera e saggia.
Per non parlare dell’educazione scolastica così come la intendiamo ancora oggi, una, seppur importante, fonte di trasmissione di conoscenze, ma con pur insufficiente attenzione verso: l’insegnamento del saper riconoscere e vivere un “vocabolario” delle sensazioni del corpo, delle emozioni e degli oggetti del panorama mentale, della consapevolezza degli stessi, lo sviluppo, se non vogliamo soffermarci sull’autostima, ma dell’auto-compassione, inesistente possiamo dire e l’apprendimento di strumenti efficaci atti a intreprendere sane relazioni con gli altri.
Evidenze nefaste ne sono il bullismo, il razzismo, i disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione solo per citarne alcuni. Evidenze negative sono persone adulte incomplete e poco presenti alle sfide che la vita pone.
Cosi come un albero che affonda profondamente le sue radici in un terreno fertile avrà un fusto flessibile e robusto persorso dalla linfa nutriente, allo stesso modo un individuo che ha le basi della propria mente nella cura di sé sarà una persona forte e in salute. Essere un Mindful baby vuol dire crescere in questo modo, sostenuto da un’attitudine di amorevolezza.
In questo corso si insegnerà ai bambini e ai loro genitori come si può imparare a prendersi cura di sé, attraverso la gentilezza, che sembra ormai essere un ossimoro nella nostra cultura, mediante le pratiche di consapevolezza, di rilassamento e psicomotricità. Imparare a capire quando è utile promuovere l’una e quando fare ricorso all’altro.
Metodologie utilizzate saranno le pratiche di mindfulness del protocollo classico per gli adulti guidate ed esplorate con le tecniche della psicomotricità, sotto forma di gioco e con l’aiuto degli strumenti espressivi come il disegno, la pittura, la scultura, la scrittura, senza dimenticare l’ispirazione della natura; Yoga dolce e movimenti corporei accessibili ai bambini; condivisioni sulle esperienze condotte; spunti di pratica per promuovere la consapevolezza nella vita quotidiana del bimbo.
L’appuntamento è settimanale, nell’orario del dopo scuola e dura un’ora e mezza.
Ecco un’utile lettura per incominciare a meditare con i bambini!
Anche qui, può trovare un’interessante lettura.
Qui, una lettura in cui si integrano aspetti di neuroscienze, psicologia e mindfulness
Qui una lettura sull’aspetto della genitorialità a cura del padre della Mindfulness J. Kabat-Zinn e sua moglie
Giocare e divertirci assieme imparando per tutta la vita. Un investimento sulla salute psico-fisica per i propri figli e anche dei genitori.

E’ più facile creare
bambini forti
che riparare uomini
distrutti
Frederick Douglass

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